mercoledì 24 aprile 2019
Malasanità 5. Ricovero di anziani
Una simpatica signora di 98 anni completamente autonoma, ripeto autonoma, con capacità cognitive più che sufficienti, per mera sfortuna (si è pestata un piede con l’altro nel camminare) subisce cadendo la frattura scomposta del femore. Trasportata in ospedale viene tranquillamente operata con successo. I medici dell’ospedale avvisano la figlia che la vecchietta deve essere trasferita in una struttura convenzionata per la riabilitazione, E QUI VIENE IL BELLO (chiamiamolo così), quest’ultima avverte i famigliari che non vengono accettati pazienti di quella età (!!!!!). allora viene richiesto dai familiari se fosse possibile trasferirla in un ospedale vicino specializzato nella riabilitazione distante appena 9 km. Ma anche qui viene risposto alla figlia che non accettano pazienti di quella età (!!!!). Finale della storia, la povera vecchietta si trova ora in una clinica a 40 chilometri da casa della figlia, con tutti i disagi che ne derivano dal punto di vista logistico a lei e di accudimento alla mamma. Non è successo nel terzo mondo ma nella “civile” Italia, dove l’art. 3 della Costituzione recita “Tutti i cittadini hanno pari dignita` sociale….”, mentre l’art. 32 dice “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettivita`, e garantisce cure gratuite agli indigenti.” Ora pro nobis.
domenica 18 febbraio 2018
Errore...o che cosa??
Non è simpatico vedersi arrivare una lettera dell’INPS con la quale si richiede la restituzione di qualcosa come più di € 11.000 perché, dicono loro, non mi aspettava l’indennità di accompagno datami dalla stessa inps per un trapianto di fegato (2007) con relativo rigetto e dimissioni dall’ospedale su di una sedia a rotelle dopo ben sette mesi di ospedalizzazione, tre dei quali in sala di rianimazione. Alla presentazione di tutta la documentazione in mio possesso che , sfortunatamente per l’inps avevo custodito gelosamente, è stato riconosciuto dalla stessa un “errore”. E qui viene il bello . Per rimediare all’errore, si sono inventati un credito a mio favore dello stesso importo che è andato a compensare la cifra che secondo loro dovevo restituire. E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI. Siccome però io credo poco a questo tipo di errori, mi viene da pensare: “e se quel credito mi fosse spettato veramente?” “e se fosse tutta una messa in scena” dopo ben dieci anni? Diceva un noto politico italiano della prima Repubblica: a pensar male si fa peccato….ma spesso ci si azzecca!!!!!!
sabato 13 gennaio 2018
Truffe tramite telefono
giovedì 3 agosto 2017
Mancanza di acqua
Stamattina mi sono svegliato di buon’ora e mi sono accorto che usciva pochissima acqua dai rubinetti. Sono riuscito a malapena e a fatica a farmi la doccia, dopo di che rubinetti asciutti. Un fulmine a ciel sereno in quanto non era stata data comunicazione con nessun mezzo di informazione di una interruzione idrica. La zona all’asciutto riguarda circa quarantamila persone, non poche. Si telefona allo 060606 del Comune di Roma e ci viene riferito che l Acea ( l’azienda interessata) non aveva comunicato nulla neanche a loro e che lo hanno dovuto scoprire dalle telefonate dei cittadini imbufaliti. A quel punto il Comune ha contattato l’Acea la quale ha comunicato il guasto. Molti cittadini hanno telefonato direttamente all’Acea per chiedere informazioni circa il ripristino, ma è stato impossibile parlare con alcun operatore, si sono sentiti prendere in giro da un disco che ripeteva che la situazione si sarebbe regolarizzata in giornata. Solo nel tardo pomeriggio l’Acea ha inviato 4 autobotti per il rifornimento di ben quarantamila persone!!! A mezzanotte l’acqua non è ancora arrivata!!! PERO’ COME SI SBRIGANO A MANDARTI IL SOLLECITO DI PAGAMENTO SE RITARDI DI PAGARE IL BOLETTINO!!! …CCIVOSTRA (immagine presa dal web)
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