giovedì 1 maggio 2014

Poste e aziende di servizi.

E’ una cosa che mi fa letteralmente incazzare, ma si va sempre contro i mulini a vento. E’ il pagamento delle utenze tramite i bollettini postali. Spesso e volentieri l’avviso di pagamento arriva oltre la data di scadenza, di conseguenza ci rechiamo all’ufficio postale per il pagamento oltre tale data. Il risultato è la successiva bolletta oltre all’importo da pagare conterrà una “mora” per il ritardato pagamento della bolletta precedente. Incazzati, afferriamo la cornetta del telefono e, digitato il numero verde del centralino aziendale cominciamo a fare le nostre rimostranze alla malcapitata persona di turno dall’altra parte del filo, la quale, con un misto di gentilezza e tranquillità, tenta di convincerci che non è colpa dell’azienda se abbiamo ricevuto la bolletta in ritardo in quanto la stessa è stata spedita nei giusti tempi, ma tale colpa va ricercata presso l’ufficio postale che non l’ha consegnata immediatamente al destinatario. Facendo fatica a crederci andiamo all’ufficio postale per chiedere delucidazioni in merito a quanto riferitoci dalla gentile signorina del centralino e qui la risposta è scontata: Vi hanno detto una bugia, tutte le lettere, e diciamo tutte, che ci arrivano vengono recapitate ai rispettivi destinatari, sono le aziende che spesso e volentieri non le spediscono”. A questo punto il gioco è fatto. Nessuno delle due parti si è presa la responsabilità, trovare il colpevole è praticamente impossibile vista la mancanza di indizi, però noi ci troviamo con una mora che non dovevamo e non meritavamo di pagare. Io penso che sia il caso di regolarizzare questa antipaticissima situazione, visto che a tal proposito leggi non ce ne sono, anzi … una, e solo una, c’è. E’ la legge del MENGA …CHE CE L’HA AL CULO SE LO TENGA!!! E al culo, purtroppo, ce l’ha sempre il popolo.  (immagine scaricata dal web)

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